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Pisignano
Storia
Pisignano fu, come parte di Vernole, feudo della Chiesa leccese a partire dal 1115.
Dopo essere appartenuto ai Pisanello (XIV sec.) e successivamente a Giangiacomo dell'Acaya, tra il 1574 e il 1630 fu venduto per ben tre volte fino a pervenire ai Severino.
Album fotografico
Chiesa Parrocchiale
La Chiesa Parrocchiale di Pisignano è la risultante di modifiche ed aggiunte, realizzate sul finire del secolo XVII e la prima metà del secolo XVIII, ad una preesistente chiesetta di impronta romanica del XII secolo.
Le Cappelle
La Cappella M. Domini risale al secolo XVIII ed è situata nelle vicinanze del Menhir. Pavimentata in maiolica. Conserva un magnifico crocifisso in legno databile al sec. XIII. Quella di Santa Severina è invece una classica chiesa latina del XVII sec. Sono ignoti i motivi della dedicazione a Santa Severina. Sorprende l'omonimia tra la Santa e la famiglia dei conti Severini che giunsero a Pisignano nei primi decenni del 600.
Palazzo Baronale
Il Palazzo Baronale Severino Romano è un edificio del seicento e vi si accede attraverso un elegante portale. Ora è sede di una importante scuola di scacchi con biblioteca nazionale specializzata.
Giardini del Palazzo
L'ingresso ai giardini del Palazzo Baronale Severino Romano.
Viale del Palazzo
Il Viale dei Giardini del Palazzo baronale.
Il Pozzo
L'elegante struttura del Pozzo ubicato nei giardini del Palazzo Baronale.
Il Menhir Mater Domini
Il Menhir Mater Domini di epoca preistorica si trova nel largo Cappelle di Pisignano. E' un parallelepipedo a base rettangolare confitto nella roccia (pietrafitta). Caratteristica comune dei menhir salentini è che le facce più larghe sono orientate nord-sud.
La Lizza dei Briganti
Gigantesco leccio plurisecolare ultimo residuo della originaria selva che circondava Lecce. Il tronco misura una circonferenza di m.4,20 e i rami piegano sino a terra per una circonferenza di m.90 circa. Si dice che la foltissima chioma della Lizza dei Briganti fosse in passato nascondiglio e ritrovo di briganti.