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Riserva Naturale dello Stato "Le Cesine"

MASSERIA CESINE - 73029 Vernole (LE) - sito web: www.riservalecesine.it esterno
[ AMBIENTE ] [ FLORA ] [ FAUNA ] foto
FOTO

APERTO TUTTO L'ANNO


Attività:
Tutte le attività di educazione ambientale, di segreteria, e di gestione masserie sono gestite in via esclusiva dalla cooperativa SegeS.

lecesine@wwf.it
cell: 329 83 15 714

orario apertura della segreteria:
Lunedi-Sabato 9,00 - 13,00



Per informazioni e prenotazioni Visite Guidate:
   cell: 329 83 15 714
oppure
   tel: 0832 89 91 11 (Comune di Vernole)

foto aerea

Le Cesine

Percorrendo in auto la strada litoranea adriatica salentina, a circa 5 Km. da San Cataldo (l'antico Porto Adriano a servizio di Lecce) si raggiunge la zona umida delle Cesine che si estende per 620 ettari con la sua Oasi Naturalistica di rara bellezza, caratterizzata dalla presenza di una ricca e varia vegetazione oltre ad una numerosa fauna stanziale e migratoria.

il suo nome deriva dal latino "Seges" (zona incolta, abbandonata) e ricorda la pratica medioevale di tagliare gli alberi e di bruciare i boschi per ricavare terreni fertili. Era una cittadella che si ergeva nei dintorni del castello di caccia realizzato da Alfonso Dell'Acaya. I due stagni Salapi e Pantano Grande, alimentati dalla piogge, sono separati dal mare da un cordone di dune sabbiose.

L'oasi è stata istituita nel 1978 a seguito della dichiarazione di valore internazionale della zona per effetto della convenzione firmata a Ramsar (Iran) il 2/2/1971 e nel 1980 è stata riconosciuta Riserva Naturale dello Stato di Popolamento animale.

Attualmente l'Oasi, che comprende 380 dei 620 ettari della zona umida, è gestita dal WWF.

Nella riserva vi è la masseria "Le Cesine", adibita a foresteria e centro visite. Una serie di sentieri natura attraversano le pinete e la macchia mediterranea terminando con capanni di osservazione che si affacciano sui pantani; uno di questi sentieri è attrezzato per essere fruito dai portatori di handicap.

L’AMBIENTE

Le CesineLa zona umida è uno degli ultimi tratti delle paludi che si estendevano fra Brindisi e Otranto e costituisce un'area estremamente composita con differenti habitat naturali, ognuno di essi caratterizzato da associazioni e specie vegetali tipiche.

Pertanto, pur essendo l'area prevalentemente una zona umida, racchiude al suo interno una grande varietà di habitat e di fasce di transizione fra di essi che ne fanno un gigantesco mosaico naturale.

Raggruppa grandi estensioni di canneti, numerosi canali, tratti a palude e acquitrino e i due bacini Pantano Grande e Salapi.

Gli altri ambienti che caratterizzano la riserva sono la pineta, la macchia mediterranea, la lecceta e i coltivi.



LA FLORA

Cesine: la flora

La riserva con le sue dune, gli stagni e la macchia mediterranea, ospita piante particolari e numerose specie di uccelli, un insieme che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore.

Nel litorale si possono ammirare numerose piante dunali come la ruchetta marina, la salsola e la soldanella di mare. Nella parte ciottolosa crescono la piantaggine, il finocchio marino e il limonium vulgare, mentre sulle dune troviamo il ginepro fenicio, l'eringio marittimo, il giglio e la violacciocca di mare. Anche la vegetazione palustre è molto rigogliosa e presenta vaste distese di canneto a cannuccia di palude, l'iris giallo e le bellissime orchidee color porpora. Tra le piante più interessanti spicca la campanella selvatica (Ipomea sagittata) e la Periploca che sono delle vere rarità.


LA FAUNA

Cesine: la Fauna

La Riserva Naturale dello Stato delle Cesine assume un valore eccezionale sotto il profilo ecologico e al contempo culturale, rappresentando la memoria storica della "naturalità salentina".

Essendo collocata su una delle più importanti rotte migratorie del Mediterraneo, è frequentata da numerose specie di uccelli che proprio durante le migrazioni regalano uno spettacolo ineguagliabile.

E' possibile osservare di frequente il germano reale, il codone, il fischione, il mestolone, la volpoca, gli smergi, la moretta, l'airone cenerino, mentre i più fortunati potranno ammirare, nelle loro poco frequenti comparse, l'airone bianco maggiore, l'airone rosso, il tarabusino e il cavaliere d'Italia.

Tra i mammiferi che vivono all'interno della riserva i più comuni sono la volpe, il tasso, il riccio e la donnola.

Tra i rettili si trova uno dei più rari serpenti europei il colubro leopardino chiamato dai locali lingua di fuoco.

Negli stagni non mancano ovviamente le rane, i tritoni, la testuggine acquatica e la natrice.


Le comunità faunistiche presenti, siano esse in sosta solo per poche ore o addirittura minuti, o stazionarie sono tutte direttamente o indirettamente dipendenti dalla conservazione di ogni "frammento di natura" che riusciremo a garantire e che oggi la Riserva Naturale dello Stato della Cesine garantisce.



cartina cesine


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