DOUBLETREE by HILTON ACAYA GOLF RESORT LECCE
Nato come campo da golf negli anni '95-96 oggi è un complesso turistico composto da:
- Hotel con 96 appartamenti, di cui 10 suites, per complessivi 200 posti letto;
- Club House destinata al Circolo del Golf;
- 2 ristoranti, più area grandi eventi, per complessivi 500 posti a sedere;
- Centro Wellness;
- Conference Centre;
- Campo da Golf Hurdzan-Fry;
- Campo da Calcio regolamentare;
- Parcheggio interrato e parcheggi a raso.
Il Campo da Golf Hurdzan/Fry
L'Acaya Golf Club nell'anno 2007 ha incaricato lo studio "Hurdzan-Fry", uno dei principali e prestigiosi studi mondiali di architettura del golf e già vincitore di numerosi premi internazionali, di procedere ad una profonda ristrutturazione tecnica ed agronomica e all'integrale rimodellamento del campo per raggiungere un livello di gioco da championship. Uno dei principi perseguiti è stato quello di realizzare un campo che costituisse un terreno di confronto opportuno e giusto per tutti i livelli di gioco, professionistico o amatoriale, di uomini, donne e juniores. All'interno di un contesto naturale di rara bellezza, immerso nel verde della macchia mediterranea, "pregiata vegetazione spontanea", si snoda elegantemente su una natura che lo ospita e che ne esalta le caratteristiche, uno splendido percorso a 18 buche Par 71 di m.6.156 di lunghezza (Tee Professionisti). L'andamento ed il flusso delle buche è stato rimodulato perseguendo la miglior armonia possibile tra caratteristiche naturali e modalità dei colpi; sono stati costruiti battitori di dimensioni generose, inconsuete per l'Italia, che consentono, in conseguenza delle diverse abilità e lunghezze esprimibili dai diversi livelli di gioco, angoli diversificati di attacco ed aree differenti di atterraggio a seconda della posizione delle bandiere. La configurazione del percorso creata dallo Studio Hurdzan-Fry consente su tutte le buche di vedere chiaramente gli ostacoli. Il nuovo tracciato riaprirà al pubblico nel mese di luglio.
Uno dei principi perseguiti è stato quello di realizzare un campo che costituisse un terreno di confronto opportuno e giusto per tutti i livelli di gioco, professionistico o amatoriale, di uomini, donne e juniores.
Preservare, quindi, l'approccio egualitario del golf, che è uno dei principi storici del sistema "democratico" degli handicap, e far utilizzare al giocatore tutti e quattordici i ferri e legni che si porta nella sacca: ad Acaya si deve divertire l'entusiasta giocatore che ha approcciato il golf da poco così come un supercampione come Costantino Rocca, che proprio qui ad Acaya aprirà la sua prima Golf Academy italiana.
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