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Fineterra” è la rassegna promossa dalla Provincia di Lecce, attraverso l’Istituto di Culture Mediterranee, in collaborazione con Women for Expo e con la direzione artistica della giornalista Monica Maggioni, finanziata con Fondi P.O. Fesr Puglia 2007-2013 Asse IV, con il patrocinio di WE-Women for Expo e Expo Milano 2015 e dei Comuni di Vernole, Gallipoli, Copertino, Tricase, Castrignano dei Greci, Andrano e Otranto, in collaborazione con SalentoWebTv, Cantieri Teatrali Koreja, Amici dell’Ulivo Secolare del Salento e Axa Cultura Lecce.
Dal 17 al 23 dicembre verranno proposti sette giorni di concerti, mostre, incontri, teatro sul tema “
Donne che nutrono il mondo. Il femminile nell’arte e nella cultura del Mediterraneo”.
Tra gli ospiti Saba Anglana, Dima Bawab, Maria Mazzotta, l’Orchestra popolare diretta da Raffaella Aprile, Alessandro Leogrande, Luigi Presicce, Goffredo Fofi. In esposizione alcune opere di Yoko Ono, Marina Abramovich, Hidetoshi Nagasawa, Wolf Vostell, Costas Varotosos.
Il 20 dicembre 2014 alle ore 19,00 Presso il
Castello di Acaya, scenario abituale della suddetta rassegna, sarà possibile assistere alla performance per corpo luce ombra e ferro, "
Una lotta con l’ombra" (G.Deleuze) che
Antonio De Luca mette in scena nella nuova performance "
Custodire l'ombra" progettata a suggello finale di questa mostra in cui le sagome dei presenti, bloccate nell’effimera istantanea di uno sfondo al fosforo, vengono preservate da un immediata dissoluzione, da una veloce “agonia”, attraverso l’inserimento in teche sigillate. L’intera ricerca dell’artista Salentino, è calata in questo intreccio problematico in cui il corpo si fa Figura e il Tempo “consumatore delle cose” diviene parte integrante di un lavoro processuale che colloca l’arte ai bordi della vita (da un testo di Antonella Marino).
Sempre il
20 dicembre alle ore 21,00 si esibirà l'
Orchestra Popolare di Leuca - Musiche dell'Altrove.
Si tratta di un esperimento musicale, nato nell'ambito del progetto di rigenerazione di via Leuca a Lecce, che è diventato col tempo un laboratorio antropologico e sociologico volto a favorire il contatto e la sinergia tra popoli (keniani, indiani, srylankesi) e culture diverse. Ideata dall'associazione
Papagna di Raffella Aprile, musicista e affermata cantante che ne ha la direzione artistica, l’orchestra raccoglie l'esperienza di musicisti, alcuni già attivi singolarmente. Sull’esempio dell’orchestra di Piazza Vittorio a Roma, l’obiettivo dell’orchestra popolare è abbattere i muri della segregazione, virtuale o reale, in favore di un continuo scambio tra le comunità di immigrati e i cittadini autoctoni.
Per maggiori informazioni:
http://fineterra.it
Vernole, 18 dicembre 2014
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